domenica 21 marzo 2010

The D-Day after



Che quelli di Dissapore sapessero farci, era chiaro.
Ma riguardo i loro poteri, per mancanza di esperienza pregressa, non avevo idea.
Sabato è stato uno di quei giorni in cui hanno apparecchiato il cielo come una tavola su cui una tovaglia bianca è stata perfettamente sistemata e attende curiosa di avere su di sè piatti da esaltare.
Non nego di aver avuto un pò di ansia da prestazione: pensavo di ritrovarmi al classico evento enogastronomico "siamo fighi e contenti di avere la puzza sotto il naso"..
invece scopro persone che esperte sono davvero, che hanno davvero il piacere di mettere insieme gente che condivide una passione.
L'Open è una delle mie location romane preferite: è un posto pieno di luce che ti viene voglia, entrandoci, di fare un grosso respiro e portarti via l'aria buona che c'è.
Di buono chiaramente non c'è solo l'aria.
La cucina di Colonna è una cucina educata, sottovoce, che sussurra affascinandoti e che ti fa sentire le sue ragioni, ma senza gridarle.
E' una cucina di sapori come note appena accennate che rendono un sottofondo potente.
Colonna è un compositore che suona la sua musica scegliendo ingredienti come strumenti.
Anni di esperienza, milioni di concerti.
Accanto a lui, o meglio, dietro (ma non in ordine di importanza) c'è chi quegli strumenti li accorda.
Gabriele Bonci è un accordatore. Lui quegli strumenti li ascolta, prima dei concerti. Ci gira intorno per capire qual è l'acustica migliore.
E' uno a cui non piace il palco.
Piace il concerto da dietro le quinte.
Lui con le mani parla e sembra che impasti: se ti distrai un attimo, puoi vedergli ruotare tra le mani un impasto tanto soffice che sopra, come fa, può metterci qualunque ingrediente e renderti la leggerezza e la poesia di un sorriso.

N.B. uno special thank per un giorno di riabilitazione allo Staff di Dissapore, a Gabriele Bonci e a Colonna.

Un ringraziamento davvero particolare va ai "ragazzi di Colonna" per la pazienza e la professionalità e per aver resistito all'attacco di una comunità di veri affamati.















Premessa al D-Day


Sono in fase di rieducazione al gusto.
Lo scorso anno è stato difficile sotto questo profilo.
Eventi troppo legati ai miei sensi, mi hanno portato a non sentire più (per i dettagli basta scorrere i post a ritroso), il che è equivalso ad una sorta di stato di catalessi gustativa che mi ha impedito di aderire contrariamente al solito, ad una sorta di logica pavloviana che credevo mi contraddistinguesse in qualche modo (esiste un rapporto di proporzionalità di cui non ero a conoscenza e che lega il potere dei sensi a quello dell'ego? ci penso su..).
Che fare in questi casi?
"RIABILITAZIONE" , mi sono detta.
Come i veri tossici hanno bisogno di assistenza da parte di esperti, ho considerato che l'aiuto ai miei sensi non avrei potuto darmelo da sola.
ANCHE IO AVREI AVUTO BISOGNO DI ESPERTI e di materia prima valida che fosse realmente in grado di aiutarmi nel processo di rieducazione.
E' da questa spinta che nasce la mia partecipazione al D-Day.